Il prossimo 13 ottobre, nel corso della Cerimonia di Premiazione della Terza edizione della Biennale d’Arte Contemporanea di Salerno a Palazzo Fruscione, vedrà conferito ad alcune importanti personalità del mondo del Design e dell’Architettura contemporanea, il prestigioso riconoscimento, dedicato al compianto Massimo Vignelli, famoso designer, autore del Brand turistico della Città di San Matteo.
Si apre così un nuovo capitolo della storia culturale salernitana, parallelo alla scia della grande trasformazione urbana della città.
La giovane Biennale sta dimostrando sul campo i suoi sforzi ed il raggiungimento dei suoi obiettivi, che sono stati fin dalla prima edizione del 2014, la ricerca, l’innovazione, la sperimentazione, l’eccellenza e la proiezione internazionale.
Designer, architetti ed artisti potranno così proporre i propri progetti, legati al design e all’urbanistica, al paesaggio ed all’arredo urbano della Città di Salerno, con una particolare attenzione rivolta al sociale e all’ecosostenibilità.
Tutte le idee progettuali verranno raccolte in un prestigioso catalogo e saranno esposte nel corso di un evento dedicato.
Sarà costituita un’apposita commissione ed i progetti ritenuti più meritevoli ed interessanti riceveranno l’ambito riconoscimento.
I dettagli del bando verranno a breve resi noti sul sito.
Si apre così un nuovo capitolo della storia culturale salernitana, parallelo alla scia della grande trasformazione urbana della città.
La giovane Biennale sta dimostrando sul campo i suoi sforzi ed il raggiungimento dei suoi obiettivi, che sono stati fin dalla prima edizione del 2014, la ricerca, l’innovazione, la sperimentazione, l’eccellenza e la proiezione internazionale.
Designer, architetti ed artisti potranno così proporre i propri progetti, legati al design e all’urbanistica, al paesaggio ed all’arredo urbano della Città di Salerno, con una particolare attenzione rivolta al sociale e all’ecosostenibilità.
Tutte le idee progettuali verranno raccolte in un prestigioso catalogo e saranno esposte nel corso di un evento dedicato.
Sarà costituita un’apposita commissione ed i progetti ritenuti più meritevoli ed interessanti riceveranno l’ambito riconoscimento.
I dettagli del bando verranno a breve resi noti sul sito.
Massimo Vignelli è stato uno dei designer italiani più famosi e apprezzati di sempre, in Italia e, soprattutto, in tutto il resto del mondo. È stato uno dei designer di quel periodo storico che Daniele Baroni e Maurizio Vitta, nel libro Storia del design grafico, definiscono come “grafica sociale”, cioè una grafica responsabile e attenta alla società e ai suoi bisogni.
Non è infatti un caso che le opere più famose di Vignelli siano quelle relative a progetti con un forte impatto sulla società come, ad esempio, la mappa e la segnaletica della Metropolitana di New York. Vignelli è stato un designer a tutto campo, cioè si è applicato, nel corso della sua lunga carriera, a un’incredibile varietà di progetti, dal logo design (American Airlines, Knoll e altri) al rebranding (Lancia, Ford) ma anche, come detto a mappe e segnaletiche o al design del prodotto (come la sedia Handkerchief Chair) fino addirittura al design degli interni (la Saint Peter’s Church). Tutta questa varietà deriva dalla concezione del fatto che, secondo lui, il design è un’unica “cosa”, un’unica entità che poi si declina in varie discipline ma che ha bisogno dello stesso tipo di approccio per ognuna di esse. Vignelli ha molto da insegnare. Sia nel caso che tu sia un giovane designer, sia nel caso che invece tu sia già un designer esperto. I 7 insegnamenti di Vignelli per un giovane designer Nel corso della sua lunga carriera Vignelli, oltre che designer, è stato spesso un insegnante. È un peccato che egli non sia riuscito a lasciare un’impronta più forte sul web, nel quale avrebbe potuto essere una figura importantissima. Ma comunque ha lasciato in eredità un’enormità di informazioni preziosissime. Esiste un suo libro “Il Canone Vignelli” (disponibile gratuitamente, in versione pdf, qui) all’interno del quale elenca i principi del suo modo di vedere il design, del suo modo di fare e di essere un designer. 1. La forza del progettare con disciplina L’attenzione ai dettagli richiede disciplina. Non c’è spazio per la negligenza, per la trascuratezza o per la procrastinazione. – Massimo Vignelli Progettare con ordine e disciplina è qualcosa che ogni giovane designer deve considerare non come una delle tante cose da fare ma come un elemento fondamentale nel design. La disciplina è un insieme di regole che ci auto-imponiamo e che ci permettono di operare in libertà all’interno di un percorso. La disciplina, in pratica, canalizza la nostra creatività verso l’obiettivo prestabilito. Essa deve essere sia nei confronti dell’organizzazione del lavoro, quindi con, ad esempio la costruzione ordinata di griglie per ogni progetto che si intraprende sia nei riguardi di come tu, come designer, ti poni nel confronto del progetto. Senza disciplina non ci può neanche essere un buon design, a prescindere dal suo stile. 2. L’importanza di creare qualcosa che serva, qualcosa con un significato La primissima cosa che faccio ogni volta che comincio un nuovo progetto di qualsiasi tipo di design, che sia di grafica, prodotto, esibizioni o interni, è cercarne il significato. Massimo Vignelli Un progetto di design deve avere un senso, un significato. E questo vale per ogni tipo di design.Si vedono spesso in giro manifesti, cartelloni o volantini con elementi grafici inseriti totalmente a caso e senza un vero significato. Come si può evitare questa cosa? Facendoti delle domande! Tipo, perché ho inserito quella banda di colore orizzontale? Che scopo ha? Perché ho utilizzato quel font? Mi trasmette nel modo corretto il messaggio che il cliente vuole dare? E questo colore? A cosa serve? Sei un designer, fatti delle domande! Fai delle ricerche! Comprendi il significato di quello che ti circonda! 3. Che il design deve essere senza tempo Siamo a favore di un Design che duri, che risponda ai bisogni e alle richieste delle persone. -Massimo Vignelli Un design “Timelessness“, senza tempo, che supera l’obsolescenza programmata delle cose (ovvero il progettare qualcosa al fine di essere buttato e cambiato dopo poco tempo). Un buon design dura nel tempo. Un design che dura nel tempo è un buon design. Non c’è niente da fare, è così! Ed è per questo che bisogna sempre progettare considerando il futuro, cercando di capire cosa diventerà quello che stai progettando. Ad esempio nel caso della creazione di un logo. Non progettare mai un logo che segua la moda del momento, ma, piuttosto, prova a fare qualcosa che andrà bene anche tra 1, 5 o 20 anni! Famoso ad esempio, a tal proposito, è il logo dell’American Airlines progettato nel 1967 da Vignelli e rimasto invariato per più di 40 anni grazie alle sue qualità senza tempo. Finché, nel 2013, non si è deciso in modo un po’ sciagurato di sostituirlo con un altro logo. una mossa criticatissima dell’azienda. 4. La centralità della tipografia In molte lezioni ho sottolineato la mancanza delle basi sui principi della tipografia tra i giovani designer – Massimo Vignelli La tipografia e lo studio dei font dovrebbe essere una delle basi fondamentali per ogni designer e sicuramente una delle primissime cose da conoscere per un giovane designer. Lo stesso Vignelli si era accorto come l’assenza di conoscenze approfondite a tal proposito porta a cattivi progetti di design. Nel Canone Vignelli viene dato un grande spazio e risalto alla tipografia, ad esempio affermando che bisogna sempre prediligere sempre gli stessi font per ogni progetto, come l’Helvetica, il Garamond o il Futura. O che perlomeno Vignelli fa così. 5. L’importanza di essere “responsabili” Il Design è risolvere un problema senza compromessi e per il beneficio di tutti quanti. – Massimo Vignelli Nel graphic design il concetto della responsabilità è molto importante. Bisogna sempre cercare la soluzione ad un problema che sia il più appropriata possibile sia dal punta di vista economico che pratico. Bisogna essere responsabili nei confronti di noi stessi, dell’integrità del nostro progetto e di tutti i suoi componenti. Bisogna essere responsabili nei confronti del cliente, per risolvere il problema che ci ha sottoposto nel modo più economico e soddisfacente possibile. Senza quindi fregarlo né dandogli un prodotto di scarsa qualità. Bisogna essere responsabili nei confronti del pubblico che si interfaccerà con il nostro prodotto. Fare qualcosa che non debba né “chiedere scusa” né “dare spiegazioni”. 6.L’importanza di essere rispettosi Come diretta conseguenza dell’essere responsabili c’è anche l’idea di essere rispettosi. In particolare Vignelli ha fatto spesso l’esempio del rispetto nei confronti del logo di un’azienda. Infatti, nella sua carriera ha avuto a che fare con molti progetti di rebranding (Lancia, Ford, Cinzano, Ciga Hotels) nei confronti dei quali ha agito in modo molto conservativo e rispettoso. Cosa che, invece, non è stata fatta nel caso del suo logo dell’American Airlines. Considero i loghi consolidati come qualcosa da proteggere. – Massimo Vignelli Un esempio: quando gli venne chiesto di riprogettare il nuovo logo della Lancia, la casa automobilistica, lui non pensò nemmeno di progettare qualcosa di totalmente nuovo ma, invece, “rinfrescò” il vecchio e consolidato marchio aziendale, come puoi vedere in questo foto-confronto qui sotto. Il rispetto, quello che nel Canone Vignelli è definito “equity“, è fondamentale nel design ed è una cosa che tutti dobbiamo imparare. 7. E infine: che il design è passione Quel meraviglioso senso di arricchimento che proviene dal fare nuove scoperte, dal trovare nuove vie per fare la stessa cosa meglio di prima. – Massimo Vignelli Il design è passione. Il Design è curiosità, arricchimento e voglia di mettersi in gioco per scoprire ogni giorno qualcosa di nuovo. E questo è l’insegnamento più importante di Massimo Vignelli. (https://www.grafigata.com/cosa-imparare-designer-massimo-vignelli/) |